Pubblicato il Focus n. 5 “Una panoramica delle strategie di bilancio nei Programmi di stabilità e di convergenza 2019 dei paesi della UE”

 

Il Focus si propone di effettuare un sintetico confronto degli obiettivi di finanza pubblica dei paesi della UE, come descritti nelle Raccomandazioni e Valutazioni della Commissione europea sui Programmi di stabilità e di convergenza (PS&C) presentate lo scorso aprile. Con l’adozione, da parte del Consiglio Ecofin dello scorso 9 luglio, delle Raccomandazioni specifiche per paese relative ai PS&C 2019 si è conclusa la fase di analisi e coordinamento degli obiettivi di finanza pubblica dei paesi ed è iniziata quella del “Semestre nazionale” di attuazione delle politiche di bilancio nazionali. Queste ultime continueranno a essere monitorate a livello UE per verificare il rispetto, almeno in linea di massima, delle raccomandazioni del Consiglio dell’Unione.

 

Il Focus è suddiviso in tre parti. Nella prima vengono messi a confronto, per tutti i paesi della UE, i diversi indicatori di bilancio, soprattutto quelli rilevanti per le regole del Patto di stabilità e crescita (PSC) per gli anni 2018, 2019 e 2020. Nella seconda parte si analizza brevemente la fiscal stance della UE e dell’area dell’euro. Nella terza parte si descrivono le strategie di bilancio delle principali economie dell’area dell’euro (esclusa l’Italia), ovvero Germania, Francia, Spagna, Olanda e Belgio.

 

I dati relativi agli obiettivi di bilancio (per quelli relativi al saldo nominale e al livello del debito pubblico in percentuale del PIL si vedano le figure 1 e 2) e alle valutazioni della Commissione riportati nel Focus, sono disponibili anche in modalità infografica e scaricabili all’indirizzo web https://www.upbilancio.it/confronto-tra-i-programmi-di-stabilita-e-convergenza-2019/.

 

Ecco in sintesi le principali indicazioni che scaturiscono dalla comparazione dei PS&C presentati dai singoli paesi nell’ambito del round 2019.

 

  • I PS&C riportano saldi nominali nel 2019-2020 stabili in media annua tra i paesi della UE e in riduzione di 0,1 punti di PIL tra i paesi dell’area dell’euro. Per il 2020 si stima che il disavanzo nominale nella media dei paesi UE si attesterà allo 0,3 per cento di PIL, allo 0,1 per cento nei paesi dell’area dell’euro. Il disavanzo obiettivo dell’Italia (2,1 per cento di PIL) risulterebbe in media stabile e sarebbe il secondo più elevato dopo la Romania (2,7 per cento del PIL). Il paese con l’avanzo nominale più elevato è Cipro (2,6 per cento di PIL).

 

  • In media nella UE i saldi primari saranno nel 2020 pari a 1,2 per cento di PIL, come anche tra i paesi dell’area dell’euro. In entrambi i casi nel biennio 2019-2020 si assisterebbe a un leggero peggioramento (0,1 punti di PIL). L’avanzo primario dell’Italia nel 2020 (1,6 per cento di PIL) risulterebbe stabile e più alto della media. Il paese con l’obiettivo di avanzo primario maggiore è ancora Cipro (4,8 per cento di PIL), così come la Romania si conferma il paese con l’obiettivo di disavanzo primario più elevato (1,4 per cento di PIL).

 

  • I PS&C mostrano che il debito pubblico tra i paesi della UE dovrebbe passare da 81,5 per cento di PIL nel 2018 a 78,4 per cento nel 2020 con una riduzione media annua di circa 1,5 punti di PIL. Tra i paesi dell’area dell’euro il rapporto debito/PIL dovrebbe passare da 87,1 per cento di PIL nel 2018 a 84 nel 2020 (la riduzione media annua sarebbe di circa 1,6 punti). Il paese con il debito pubblico più elevato atteso nel 2020 è la Grecia (163,9 per cento di PIL ma a fronte di una riduzione attesa di 8,6 punti), seguita dall’Italia con il 131,3 per cento e una diminuzione attesa inferiore alla media (0,4 punti di PIL). All’opposto, il paese con il debito pubblico atteso minore è l’Estonia (8,1 per cento di PIL).

 

  • I disavanzi strutturali attesi nel 2020, presentati nei PS&C e ricalcolati dalla Commissione europea, risultano sia per la media UE sia per l’area euro pari a 0,8 per cento e in entrambi casi stabili nel biennio 2019-2020. Il paese con l’avanzo strutturale atteso maggiore nel 2020 è la Grecia (2 per cento), mentre il paese con il disavanzo strutturale più elevato nel 2020 è la Romania (2,9 per cento). Il disavanzo strutturale dell’Italia nel 2020 è stimato maggiore della media (2,1 per cento) e in leggero miglioramento medio atteso (0,1 punti).

 

  • Nel complesso, in un quadro di peggioramento dei principali indicatori macroeconomici a partire dalla seconda metà del 2018, i PS&C suggeriscono una politica di bilancio nel 2019 più accomodante rispetto all’intonazione restrittiva raccomandata dall’European Fiscal Board (EFB) a giugno 2018, le cui valutazioni facevano tuttavia riferimento a prospettive macroeconomiche migliori. Allo stesso tempo, i PS&C lasciano emergere per il 2020 un orientamento della politica di bilancio dell’area dell’euro e della UE più restrittivo rispetto alle raccomandazioni fornite dall’EFB a giugno scorso, venendo a mancare l’apporto espansivo dei paesi con maggiori spazi di bilancio a disposizione (Germania e Olanda, principalmente).

 

  • La Germania e l’Olanda continuano infatti a essere in over-achievement dell’OMT. Nel 2019, il rapporto debito/PIL di entrambi i paesi sarà al di sotto della soglia del 60 per cento e continuerà a calare durante l’orizzonte di programmazione del PS. A entrambi la Commissione e il Consiglio dell’Unione raccomandano di utilizzare gli spazi di bilancio disponibili per rilanciare gli investimenti.

 

  • La Spagna ha corretto in modo durevole l’eccesso di disavanzo nel 2018 e la procedura per disavanzo eccessivo, aperta nel 2009, è stata chiusa quest’anno. La Commissione segnala il rischio di deviazione significativa in termini annuali nel 2019, e nel 2020 in termini annuali e biennali, mentre il criterio del debito non sarà rispettato in nessuno dei due anni.

 

  • Per la Francia è stato preparato dalla Commissione un Rapporto ex articolo 126(3) del Trattato per violazione del criterio del debito nel 2018 e per violazione stimata del criterio del disavanzo nel 2019. La Commissione ha concluso che i due criteri devono essere considerati entrambi rispettati. Anche per la Francia nel 2019 e nel 2020 vi è il rischio di deviazione significativa, in termini annuali e biennali, mentre il criterio del debito non sarà rispettato.

 

  • La Commissione ha preparato un Rapporto ex articolo 126(3) del Trattato per violazione del criterio del debito nel 2018 da parte del Belgio, e ha concluso che non vi sono sufficienti elementi per stabilire se il criterio sia stato rispettato o meno. Il Belgio non è atteso rispettare il criterio del debito nel 2019 e nel 2020. Inoltre, la Commissione rileva il rischio di deviazione significativa sia nel 2019, in termini biennali, sia nel 2020, in termini annuali e biennali.

 

Fig. 1_SF_5_2019

 

Fig. 2_SF_5_2019