Pubblicato il Rapporto sulla programmazione di bilancio 2016

 

Questo Rapporto sulla programmazione di bilancio è dedicato all’analisi del Documento di economia e finanza 2016 (DEF) presentato dal Governo l’8 aprile scorso.

Il Rapporto ripropone, integrandoli con ulteriori approfondimenti, i contenuti dell’audizione svolta di fronte alle Commissioni parlamentari tenuta il 19 aprile, e intende illustrare le analisi delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica e le valutazioni circa il rispetto delle regole di bilancio europee e nazionali, presentate in quell’occasione.

 

Il Rapporto si articola in cinque capitoli. Il primo si concentra sull’analisi delle previsioni macroeconomiche del DEF per il periodo 2016‐19, sulla loro validazione e sulla discussione dei rischi del quadro economico, evidenziati dal posizionamento delle stime governative rispetto alle previsioni del panel di previsori indipendenti (tra cui lo stesso UPB). Sono poi analizzati ulteriori fattori di rischio legati all’evoluzione attesa del tasso di cambio.

 

Il capitolo successivo esamina il quadro tendenziale e programmatico della finanza pubblica, l’evoluzione del debito e i rischi per la sostenibilità dei conti pubblici. Viene presentato uno specifico approfondimento sugli elementi informativi disponibili circa le operazioni in strumenti finanziari derivati condotte dal Tesoro e dalle Amministrazioni locali e i relativi riflessi sull’evoluzione del debito pubblico.

 

Nel terzo capitolo gli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nel DEF vengono valutati alla luce delle vigenti regole di bilancio, nazionali e sovranazionali, soffermandosi in particolare sul percorso di avvicinamento all’obiettivo di medio termine delineato nello scenario programmatico e indicando in quale misura tale scenario risulti coerente con lo stato attuale del quadro interpretativo delle regole di bilancio europee come trasposte nell’ordinamento interno.

 

Il quarto capitolo presenta prime valutazioni sullo stato di attuazione degli interventi richiesti dall’attivazione delle due clausole di flessibilità nell’ambito del Patto di stabilità e crescita invocate dal Governo nei documenti programmatici dello scorso anno: si dà conto, in una prima sezione, del programma di investimenti pubblici nazionali, anche nel quadro del Piano di investimenti per l’Europa, e nella seconda dello stato di avanzamento delle riforme strutturali.

 

Infine il quinto capitolo è dedicato a specifici approfondimenti su talune aree di azione delle politiche strutturali riportate nel PNR, mirando a una prima ricognizione dei problemi e delle azioni intraprese: il focus è sul Jobs Act e sulle riforme in materia di scuola e giustizia.