Il Presidente dell’Upb Giuseppe Pisauro è intervenuto in audizione presso le Commissioni congiunte bilancio del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, nell’ambito dell’esame della manovra economica per il triennio 2016-18. Sulla base della composizione effettiva della manovra l’Upb valuta che, mentre le stime di crescita 2015-16 sono accettabili, quelle per il 2017 e 2018 risultano poco prudenziali ed eccessivamente ottimistiche.
Sulla prospettiva macroeconomica pesano, inoltre, i rischi legati alla frenata delle economie emergenti e agli effetti disinflazionsitici della debolezza del prezzo del petrolio.
L’impianto del disegno di legge di stabilità rafforza l’intenzione del Governo di sostenere l’economia nel 2016 con l’utilizzo dei margini di flessibilità consentiti dalle regole europee, assicurando allo stesso tempo la discesa del debito pubblico rispetto al PIL. La politica di bilancio relativamente espansiva nel 2016, seppur adottata per far fronte a un quadro macroeconomico ancora relativamente fragile, presenta tuttavia rischi non trascurabili negli anni successivi. Impegni a carattere permanente sono finanziati nel primo anno in buona parte da risorse temporanee e nel periodo successivo da un andamento favorevole del quadro tendenziale di finanza pubblica il quale, da un lato, incorpora tassi di crescita dell’economia superiore a quelli di consenso e, dall’altro, sconta la presenza di una ancora sostanziosa clausola di salvaguardia sull’IVA. Il ricorso a clausole di salvaguardia per garantire la tenuta dei conti nel medio periodo rende difficile riconoscere gli obiettivi della programmazione di bilancio per gli anni successivi al primo: non è chiaro se e come verrà evitato l’aumento dell’IVA nel 2017. Ai fini della valutazione del rispetto delle regole europee, occorre acquisire il dettaglio delle misure una tantum. Il ricorso alla clausola di flessibilità per gli investimenti presuppone l’adozione di un piano che presenta notevoli rischi di attuazione considerate le problematicità che tipicamente hanno caratterizzano l’utilizzo dei fondi della programmazione europea. La riduzione del rapporto debito/PIL è condizionata alle ipotesi ottimistiche di crescita del PIL nominale e a un ambizioso piano di privatizzazioni non ancora del tutto definito. Per una valutazione completa è necessario inoltre conoscere il valore atteso degli esborsi collegati agli strumenti derivati.
Il testo dell’audizione contiene una breve descrizione delle principali misure contenute nel disegno di legge di stabilità. Analisi più approfondite riguardano l’abolizione della Tasi sull’abitazione principale e gli interventi sulla tassazione delle imprese.