Validato il quadro macroeconomico tendenziale presentato nella NADEF 2019

È stata pubblicata oggi nel sito dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) la lettera di validazione del quadro macroeconomico tendenziale della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) 2019, trasmessa al Ministero dell’Economia e delle finanze (MEF) lo scorso 23 settembre. Su una prima versione delle previsioni tendenziali trasmesse dal MEF, l’UPB aveva formulato rilievi ai quali il MEF aveva provveduto a rispondere il 19 settembre. Come prescritto, l’UPB procederà a valutare anche il quadro macroeconomico programmatico pubblicato nella stessa NADEF, quadro che incorpora gli effetti della prossima manovra di bilancio.

 

Il Consiglio UPB ha validato la previsione tendenziale della NADEF per il biennio 2019-2020 che ipotizza una crescita reale rispettivamente dello 0,1 e dello 0,4 per cento. La previsione, che sconta gli aumenti delle imposte indirette connessi alle clausole di salvaguardia a partire dal prossimo anno, appare all’interno di un accettabile intervallo di valutazione, pur in presenza di significativi fattori di rischio sulla crescita reale del PIL. La valutazione complessiva di accettabilità delle stime tendenziali della NADEF tiene conto: a) dell’entità modesta degli sforamenti rispetto alle stime del panel UPB, considerando anche il grado di incertezza sulle attuali prospettive di breve periodo; b) di una stima NADEF del PIL nominale – variabile direttamente rilevante per la finanza pubblica – allineata all’upper bound del panel UPB. Sul quadro macroeconomico tendenziale della NADEF pesano in ogni caso rischi, prevalentemente orientati al ribasso, imputabili a vari elementi di incertezza sia nel breve sia nel medio periodo.

 

Per quanto riguarda il periodo 2021-22, che non è oggetto di validazione da parte dell’UPB, la previsione tendenziale sul PIL reale (pari rispettivamente a 0,8 per cento e 1,0 per cento) sembra lievemente ottimistica, collocandosi appena al di sopra del limite superiore delle stime del panel UPB in entrambi gli anni. Inoltre, il tasso di crescita del PIL dell’Italia stimato al termine dell’orizzonte di previsione della NADEF (1,0 per cento) appare più elevato delle stime sulla crescita potenziale delle principali istituzioni, incluse quelle effettuate dal MEF in occasione del DEF 2019.

 

Lo scenario macroeconomico di medio termine dell’economia italiana appare soggetto a forti rischi, prevalentemente orientati al ribasso, in larga misura di matrice internazionale (sviluppi della guerra commerciale globale USA-Cina, Brexit, rischi di natura geo-politica) e finanziaria. I rischi sono tutti riconducibili, più o meno direttamente, all’incertezza sulle politiche economiche, che appare attualmente su valori prossimi ai massimi storici.