Validazione dell’UPB del quadro macroeconomico tendenziale del PSB 2024

Comunicato stampa

 

  • Le previsioni tendenziali rientrano in un intervallo accettabile ma sul limite superiore
  • Le stime assumono la piena attuazione del PNRR e l’assenza di ulteriori tensioni geopolitiche
  • L’ampiezza temporale del PSB e il fragile scenario globale richiedono cautela nelle previsioni
  • Sul quadro programmatico la valutazione dell’UPB sarà comunicata in audizione alle Camere

 

28 settembre 2024 | Il Consiglio dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) ha validato lo scorso 25 settembre le previsioni macroeconomiche tendenziali del Piano strutturale di bilancio (PSB) 2024, a conclusione di una procedura con il Ministero dell’Economia e delle finanze (MEF) nell’arco delle scorse settimane.

In una prima fase l’UPB ha validato, il 9 settembre scorso, le previsioni macroeconomiche tendenziali elaborate dal MEF. Il MEF ha successivamente rivisto le previsioni, per tenere conto dei nuovi dati storici pubblicati dall’Istat il 23 settembre scorso a seguito della revisione delle serie di contabilità nazionale. L’UPB ha quindi nuovamente esaminato lo scenario macroeconomico tendenziale del Piano e ha confermato la validazione. Le lettere di validazione inviate al MEF sono pubblicate sul sito dell’UPB.

Secondo l’UPB lo scenario macroeconomico tendenziale del PSB 2024 è ricompreso in un intervallo accettabile relativamente alle principali variabili economiche, sebbene in diversi casi le previsioni si collochino sull’estremo superiore delle stime del panel UPB.

Le previsioni sono validate assumendo la piena e tempestiva realizzazione dei progetti previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e che non vi sia un deterioramento dello scenario internazionale, con particolare riferimento alle tensioni geopolitiche: con un contesto internazionale così instabile e incerto, le prospettive potrebbero cambiare repentinamente nel corso dell’orizzonte di previsione. I rischi, come già sottolineato dall’UPB in diverse occasioni, appaiono bilanciati nel breve termine ma sono complessivamente al ribasso per i prossimi anni.

Avendo il PSB un orizzonte che si estende fino al 2029, le previsioni coprono cinque anni oltre quello corrente, più dei precedenti documenti di programmazione; tale ampiezza della prospettiva temporale richiede maggiore cautela, in quanto aumenta i rischi che gravano sulle previsioni.

Nel dettaglio, il quadro macroeconomico tendenziale (QMT) del PSB prospetta una crescita dell’economia italiana per quest’anno all’1,0 per cento, superiore a quella del 2023, seguita da un marginale indebolimento allo 0,9 per cento nel 2025 e un rafforzamento all’1,1 per cento nel 2026; nel triennio finale dell’orizzonte di validazione (2027-29) la crescita del PIL mostrerebbe ritmi più contenuti pari allo 0,7 per cento in media.

Il profilo di crescita del PIL del QMT del MEF è prossimo alle proiezioni dell’UPB, salvo che nel 2026, quando risulta più sostenuto per due decimi di punto percentuale. Rispetto alle attese del panel dell’UPB le previsioni sui tassi di variazione delle principali variabili macroeconomiche non si discostano significativamente dalla mediana e non eccedono gli estremi superiori. I livelli di fine periodo del PIL del QMT del PSB sono simili a quelli stimati dall’UPB.

L’Ufficio parlamentare di bilancio procederà a valutare anche il quadro macroeconomico programmatico del PSB, quadro che incorpora gli effetti dell’aggiustamento di bilancio. L’esito verrà comunicato nel corso dell’audizione parlamentare relativa al PSB stesso presso le Commissioni Bilancio delle Camere.