Audizione sulla riforma della legge di contabilità e sulle regole di bilancio delle amministrazioni locali

 

L’Upb è intervenuto oggi in audizione presso le Commissioni bilancio riunite della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla revisione della cd. legge rinforzata (L. 243/2012) e della legge di contabilità e finanza pubblica (L. 196/2009).Con i due provvedimenti, attualmente in discussione presso le Camere, si interviene sulle regole di bilancio delle Regioni e degli Enti locali e si riforma il contenuto della legge di bilancio, dando piena attuazione alla stessa legge rinforzata.

 

Nella prima parte dell’intervento l’Upb ha commentato la revisione della regola del pareggio per le Amministrazioni locali contenuta nel DDL di modifica della legge rinforzata. Sono state ricordate le criticità mosse da più parti al testo vigente della legge: eccessiva complessità delle regole relative agli enti locali, sia per la pluralità di saldi contabili soggetti al vincolo del pareggio, sia per i molteplici disallineamenti tra tali saldi e le regole di contabilità a cui gli stessi enti sono soggetti; penalizzazione per gli investimenti degli enti a causa dell’eccessiva rigidità e complessità del meccanismo di flessibilità regionale chiamato a regolare lo scambio reciproco di spazi di finanziamento; difficile attuazione del meccanismo di regolazione degli effetti del ciclo economico sui bilanci delle Amministrazioni locali ai fini del rispetto della regola del saldo strutturale per l’intera PA. Sono state quindi illustrate le soluzioni individuate dal DDL di riforma: il passaggio da quattro saldi di riferimento a uno; il maggiore spazio concesso agli investimenti delle amministrazione territoriali tramite l’inclusione (condizionata) del Fondo pluriennale vincolato nel saldo soggetto al pareggio; la revisione dei meccanismi di flessibilità geografica e intertemporale; la revisione del meccanismo di flessibilità a fronte delle oscillazioni di carattere ciclico e degli eventi eccezionali. Sono stati evidenziati infine i nodi che, alla luce di tali soluzioni, restano ancora da sciogliere.

 

Nella seconda parte dell’audizione sono stati affrontati alcuni temi di rilievo nella riforma della legge di contabilità. Circa la modifica del calendario del ciclo di programmazione di bilancio, le novità sono apprezzabili ma restano alcuni aspetti critici nell’incastro temporale tra gli adempimenti previsti dal quadro nazionale e quelli relativi al semestre europeo. Un secondo tema è la soppressione delle cd. “clausole di salvaguardia”: si viene incontro così alle numerose criticità registrate nell’applicazione di questo meccanismo, ma il meccanismo di monitoraggio previsto in sostituzione continua a evidenziare il difetto di un approccio orientato alla verifica sulle singole autorizzazioni di spesa (anche micro). L’unificazione dei DDL di bilancio e stabilità rappresenta un’innovazione apprezzabile per disporre di uno strumento più flessibile per operare l’allocazione delle grandezze finanziarie per il triennio successivo, ma restano da chiarire alcuni punti critici, specialmente sulla significatività del voto parlamentare a livello di programma, a fronte della perdurante frammentazione della legislazione di spesa. Infine si è commentata favorevolmente l’introduzione di indicatori di benessere nei documenti di programmazione economico-finanziaria, evidenziando però alcune criticità che rischiano di frenarne la concreta attuazione.