Sulla base di quanto stabilito dalle norme italiane ed europee, l’Upb è chiamato a una valutazione indipendente delle previsioni macroeconomiche contenute nei documenti programmatici del Governo (Documento di economia e finanza e relativa Nota di aggiornamento). Scopo della procedura è quello di limitare un eventuale eccessivo ottimismo delle previsioni, che pregiudicherebbe la credibilità dei conti pubblici. Il processo di validazione, secondo modalità concordate con il MEF in un protocollo, si applica prima alle previsioni tendenziali (cioè nell’ipotesi di assenza di nuove misure di finanza pubblica) e poi a quelle programmatiche (che includono invece gli effetti della manovra). Ciascuna delle due sequenze si articola in 4 fasi:
- trasmissione dal MEF all’Upb del quadro macroeconomico
- eventuale formulazione di rilievi da parte dell’Upb
- eventuale invio da parte del MEF all’Upb della versione modificata del quadro macroeconomico
- validazione finale dell’Upb, che può essere positiva o negativa.
Le lettere di validazione con i relativi rilievi sono pubblicate sul sito web Upb dopo la trasmissione da parte del Governo al Parlamento del documento programmatico (DEF o NADEF) a cui si riferiscono.