Pubblicata la Nota di lavoro sull’output gap

“La stima del PIL potenziale e dell’output gap: analisi di alcune criticitàè il titolo della Nota di lavoro 1/2015 pubblicata dall’Upb a cura di Marco Fioramanti (Istat), Flavio Padrini (Upb) e Corrado Pollastri (Upb). La Nota approfondisce un tema di grande rilievo per il sistema di governance delle finanze pubbliche nell’Unione europea come quello delle metodologie di stima del prodotto potenziale e dell’output gap. In particolare la Nota focalizza l’attenzione sull’approccio della funzione di produzione utilizzato dalla Commissione e dalle autorità di governo degli Stati membri, con un’attenzione particolare alle stime del Pil potenziale per l’Italia. Vengono dapprima illustrate le stime in “real time” del Pil potenziale e dell’output gap formulate dalla Commissione a partire dal 2002, ripercorrendo le revisioni operate nel corso del tempo. Successivamente vengono discusse le caratteristiche principali del metodo della funzione di produzione utilizzato dalla Commissione mettendolo a confronto con quello dell’OCSE. Alla luce delle differenze nelle metodologie impiegate, vengono quindi messi a confronto le stime sul Pil potenziale dell’Italia pubblicate nelle previsioni di Autunno 2014 della Commissione, Ocse e Fmi. La Nota si chiude con un approfondimento sul NAWRU, in particolare sulla sensitività della sua stima per l’Italia rispetto ad alcune ipotesi sui parametri dei filtri statistici utilizzati per il suo calcolo.