Pubblicato il Focus n. 1/2019 “Una panoramica delle strategie di finanza pubblica nei Documenti programmatici di bilancio 2019 dei paesi dell’area dell’euro”

 

Il Focus “Una panoramica delle strategie di finanza pubblica nei Documenti programmatici di bilancio 2019 dei paesi dell’area dell’euro”, i cui dati sono disponibili anche in modalità interattiva, illustra il quadro delle strategie di finanza pubblica che i paesi dell’area dell’euro hanno presentato lo scorso ottobre e sulla base dei quali la Commissione europea ha pubblicato il 21 novembre le sue valutazioni sui programmi di bilancio dei paesi dell’area dell’euro.

 

Nella prima parte del Focus, vengono messi a confronto gli obiettivi dei principali aggregati di finanza pubblica contenuti nei DPB, soprattutto quelli rilevanti ai fini delle regole del Patto di stabilità e crescita (PSC), per gli anni 2017, 2018 e 2019. Dopo una breve analisi della fiscal stance dei paesi dell’area dell’euro, nell’ultima parte il Focus descrive più in dettaglio la strategia indicata nei DPB delle principali economie dell’area dell’euro (esclusa l’Italia), vale a dire la Germania, la Francia, la Spagna, l’Olanda e il Belgio, evidenziando le differenze rispetto agli obiettivi presentati nei Programmi di stabilità (PS) di aprile e illustrando brevemente le opinioni della Commissione europea e le conclusioni dell’Eurogruppo sui DPB.

 

La tabella 1 raffronta i principali indicatori di finanza pubblica dei paesi dell’area dell’euro per il triennio 2017-2019 insieme alle valutazioni della Commissione europea sul raggiungimento dell’obiettivo di medio termine (OMT) e sull’esito più recente delle procedure per disavanzo eccessivo (PDE), sulla base dei dati aggiornati, notificati ad Eurostat nell’autunno 2018.

 

Tab. 1 F1_2019

 

Queste le principali conclusioni che emergono:

 

  • In media tra i paesi dell’area dell’euro il disavanzo nominale risulterebbe pari allo 0,7 per cento di PIL nel 2019 e all’1,9 per cento tra i paesi che nel 2017 non avevano raggiunto l’OMT. Il paese con l’obiettivo di disavanzo maggiore nel 2019 è la Francia (2,8 per cento di PIL), quello con l’obiettivo di avanzo più elevato è Cipro (3,1 per cento). L’obiettivo di disavanzo dell’Italia (2 per cento di PIL) nel 2019 sarebbe il secondo più elevato.

 

  • In media annua, i saldi nominali sono previsti in lieve miglioramento rispetto al 2017: di 0,1 punti percentuali di PIL tra i paesi dell’area dell’euro e di 0,2 punti percentuali tra i paesi che nel 2017 non avevano raggiunto l’OMT. I due paesi che presentano il miglioramento e il peggioramento medio annuo atteso più elevato sono rispettivamente il Portogallo (1,4 punti percentuali di PIL) e Malta (1,1 punti percentuali di PIL). L’Italia dovrebbe registrare un miglioramento medio annuo pari a 0,2 punti percentuali di PIL.

 

  • I saldi primari attesi nel 2019 sono in media pari a 1 per cento di PIL tra i paesi dell’area dell’euro (0,5 per cento per i paesi che nel 2017 non avevano raggiunto l’OMT). Quest’anno il paese con l’obiettivo di avanzo primario maggiore è Cipro (5,6 per cento di PIL); quello con l’obiettivo di disavanzo primario più elevato è la Francia (1 per cento del PIL). L’obiettivo di avanzo primario dell’Italia nel 2019 è 1,6 per cento del PIL, quindi maggiore della media.

 

  • Nella media dell’area dell’euro il debito pubblico dovrebbe passare da 88,9 per cento di PIL nel 2017 a 85,5 per cento nel 2019 (dal 104,8 per cento di PIL al 103 per cento nei paesi che non avevano raggiunto l’OMT nel 2017). Il paese con il debito pubblico più elevato atteso nel 2019 è la Grecia (170,2 per cento di PIL), mentre quello con il rapporto più basso è l’Estonia (7,4 per cento di PIL). L’Italia con il 130,7 per cento del PIL ipotizzato per il 2019 risulterebbe il paese con il secondo debito pubblico più elevato.

 

  • Tra i paesi dell’area dell’euro, la media dei disavanzi strutturali attesi è pari a 0,8 per cento di PIL nel 2019 (1,8 per cento tra i paesi che nel 2017 non avevano raggiunto l’OMT). La Grecia (2 per cento di PIL) indica l’avanzo strutturale maggiore nel 2019; la Spagna risulta il paese con il disavanzo strutturale atteso più elevato (2,6 per cento di PIL). Il disavanzo strutturale dell’Italia sarebbe quest’anno pari a 1,3 per cento di PIL. Le variazioni del saldo strutturale nel biennio 2018-19 sono attese in media uguale a zero tra i paesi dell’area dell’euro, mentre per i paesi che nel 2017 non avevano raggiunto l’OMT esse sono attese in media annua in aumento di 0,1 punti percentuali di PIL.

 

  • L’orientamento di bilancio che emerge dai DPB 2019 per l’area dell’euro nel suo complesso sembra contrastare con quello auspicato dall’European Fiscal Board (EFB) nel giugno scorso prevedendo un impulso espansivo, anche se di modesta intensità. Sebbene la valutazione dell’EFB non tenesse conto del deterioramento delle prospettive di crescita che si è concretizzato nei mesi successivi, una fiscal stance espansiva risulterebbe comunque, in base ai valori dell’output gap stimati alla fine del 2018 dalla Commissione europea, prociclica per tutti i paesi dell’Eurozona, fatta eccezione per Grecia e Italia.

 

  • Tra i principali paesi dell’area dell’euro, la Germania continua a essere in over-achievement dell’obiettivo di medio termine anche nel biennio 2018-2019. La Francia, che dopo la riduzione del rapporto disavanzo/PIL sotto al 3 per cento nel 2017 è sottoposta dal 2018 al braccio preventivo del PSC, è a rischio di deviazione nel 2018 e nel 2019, e di deviazione significativa nel 2019 in termini biennali. La regola transitoria del debito non sarebbe rispettata nei due anni, secondo le previsioni della Commissione. Successivamente alla presentazione del DPB sono state presentate e approvate misure straordinarie che hanno peggiorato il saldo di bilancio.

 

  • La Spagna nel 2018 dovrebbe aver riportato il rapporto disavanzo/PIL al di sotto del 3 per cento, secondo le previsioni del DPB e della stessa Commissione europea, senza però rispettare le Raccomandazioni del Consiglio dell’Unione, che chiedeva un disavanzo più basso di quello conseguito nel 2018. Nel 2019, la Spagna è a rischio di deviazione significativa e la regola transitoria del debito non sarebbe rispettata. Il disegno di legge di bilancio per il 2019, presentato nel gennaio 2019 in Parlamento, è stato respinto, determinando la fine anticipata della legislatura. L’Olanda nel 2018 è in una situazione di over-achievement dell’OMT, mentre nel 2019 il saldo strutturale si colloca al livello dell’OMT (secondo il DBP) o al di sopra (secondo le stime della Commissione). Il Belgio è a rischio di deviazione significativa sia nel 2018, sia nel 2019; inoltre, secondo le previsioni della Commissione, la regola numerica sul debito non sarebbe rispettata in nessuno dei due anni.