Pubblicato il Focus n. 3 “Time to relax? Una panoramica delle strategie di bilancio nei Programmi di stabilità e di convergenza 2016 dei Paesi della UE”

 

Il Focus offre una breve panoramica sulle strategie di bilancio degli Stati membri presentate lo scorso aprile alle Istituzioni della UE e per le quali il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno ha confermato in linea di massima le raccomandazioni della Commissione europea e del Consiglio Ecofin, avviando a conclusione il cosiddetto “Semestre europeo”. Nel secondo semestre, i paesi dovranno quindi attuare politiche coerenti con tali raccomandazioni.

 

Si possono trarre alcune considerazioni generali: nei Programmi di stabilità e convergenza si osserva il proseguimento della strategia di riduzione del disavanzo effettivo e del debito in rapporto al PIL; nel 2017, nessun paese prevede che il proprio disavanzo effettivo superi la soglia del 3 per cento del PIL; come atteso, saranno più lenti i progressi verso il rispetto della soglia del 60 per cento per il rapporto debito/PIL; a causa del più favorevole ciclo economico, nella media il miglioramento in termini effettivi non si traduce in un analogo miglioramento in termini strutturali, anche se si osserva una forte eterogeneità tra paesi; lo sforzo di aggiustamento strutturale nel 2016-17 appare fortemente correlato alla distanza del saldo strutturale dall’obiettivo di medio termine (OMT) testimoniando quindi l’importanza, almeno nelle intenzioni ex-ante, dell’OMT come àncora per le politiche di consolidamento degli Stati membri; al contrario, è vicina a zero la correlazione tra l’aggiustamento strutturale e le condizioni cicliche degli Stati membri e quella tra l’aggiustamento strutturale e il livello del debito pubblico in rapporto al PIL. Il relativo allentamento del consolidamento strutturale di bilancio è confermato nei Programmi di stabilità dei principali paesi dell’area dell’euro: la Germania, pur rimanendo in linea con le regole UE, prevede infatti di azzerare il suo avanzo attraverso un aumento delle spese, mentre Francia e Spagna intendono conseguire miglioramenti del disavanzo effettivo grazie quasi esclusivamente al miglioramento del ciclo economico, anche se ciò non risulta esattamente in linea con le raccomandazioni UE. Infine, in Olanda è previsto un allentamento del saldo strutturale nel 2016 solo parzialmente compensato da una correzione di segno opposto nel 2017.