Validato il quadro macroeconomico tendenziale 2017-2018

Accettabile una crescita all’1,2% del PIL reale nel 2018 anche tenuto conto della prevista dinamica del PIL nominale, variabile più direttamente rilevante per la finanza pubblica

 

È stata pubblicata oggi nel sito dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) la lettera di validazione del quadro macroeconomico tendenziale trasmesso dal Ministero dell’Economia e delle finanze (MEF) lo scorso 15 settembre e presentato nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF). Su una prima versione delle previsioni tendenziali trasmessa dal MEF, l’Upb aveva formulato l’11 settembre i propri rilievi. Come prescritto, l’Upb procederà a valutare anche il quadro macroeconomico programmatico pubblicato nella stessa NADEF, quadro che incorpora gli effetti della prossima manovra di bilancio.

 

Il Consiglio Upb ha validato le previsioni tendenziali del MEF per il 2017-18 che ipotizzano una crescita reale rispettivamente del 1,5 e del 1,2 per cento. Le previsioni rientrano in un intervallo di valutazione complessivamente accettabile, anche se la dinamica ipotizzata del PIL reale nel 2018 appare marginalmente al di sopra dell’estremo superiore delle previsioni del panel Upb (composto, oltre che dallo stesso Upb, da CER, Prometeia e REF.ricerche).

 

Nella valutazione di insieme si tiene conto del fatto che la dinamica reale è controbilanciata, in particolare nel 2018, da una stima più contenuta del deflatore del PIL; ne consegue che l’evoluzione del PIL nominale, variabile più direttamente rilevante per gli andamenti di finanza pubblica, si situa tanto nel 2017 quanto nel 2018 all’interno dell’intervallo delle stime ipotizzate dal panel dei previsori Upb.

 

Per quanto riguarda le previsioni tendenziali relative al biennio 2019-2020 (non oggetto di validazione) il quadro tendenziale MEF stima una crescita reale rispettivamente dell’1,2 e dell’1,3 per cento. Su questi andamenti l’Upb manifesta maggiori perplessità: in particolare, nella stima relativa alla dinamica del PIL nel 2020 si rileva la prevalenza di rilevanti fattori di rischio negativo. La previsione di un trend in accelerazione tra il 2019 e il 2020 è infatti soggetta a significativi margini d’incertezza, collocandosi in parziale controtendenza rispetto agli andamenti del prodotto globale ipotizzati nel quadro internazionale.