Validato il quadro macroeconomico tendenziale 2019-2022 (DEF 2019)

È stata pubblicata oggi nel sito dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) la lettera di validazione, corredata da una nota esplicativa, del quadro macroeconomico tendenziale 2019-2022 trasmesso dal Ministero dell’Economia e delle finanze (MEF) lo scorso 22 marzo e presentato nel Documento di economia e finanza (DEF) 2019. Su una prima versione delle previsioni tendenziali trasmessa dal MEF, l’UPB aveva formulato i propri rilievi. Come prescritto, l’UPB procederà a valutare anche il quadro macroeconomico programmatico contenuto nel DEF.

 

Tenuto conto dell’incertezza che caratterizza le previsioni macroeconomiche, l’UPB ha validato positivamente il quadro tendenziale del DEF, che sconta per il 2020 e il 2021 l’aumento delle imposte indirette connesse alle clausole di salvaguardia, in quanto esso appare plausibile allo stato delle informazioni attualmente disponibili. La previsione del PIL reale si colloca infatti in un intervallo di valutazione accettabile, sia pure in presenza di limitati disallineamenti rispetto all’estremo superiore delle previsioni del panel (CER, Prometeia, Ref-Ricerche, oltre allo stesso UPB).

 

L’UPB ritiene in ogni caso che lo scenario macroeconomico di medio termine dell’economia italiana sia soggetto a forti rischi prevalentemente orientati al ribasso sia di natura internazionale e finanziaria, sia di matrice interna. Tali rischi sono riconducibili principalmente a un ulteriore peggioramento del contesto internazionale con effetti sulla domanda estera, a un indebolimento da parte dell’offerta, a eventuali shock finanziari negativi, tali da indurre un rapido aumento dell’avversione al rischio degli operatori di mercato destinato a incidere sul livello dei tassi d‘interesse in particolare per Paesi a basso rating come l’Italia.